“INVESTIRE IN RESILIENZA”
22-23 maggio 2025
Matera, Campus Universitario
Si è conclusa con un’ampia partecipazione la seconda edizione di Agriworld Expo, promossa e organizzata da Basilicata in Guscio, che si è svolta a Matera il 22 e 23 maggio.
L’evento ha ribadito il proprio ruolo di riferimento a livello nazionale nei settori dell’innovazione agricola, alimentare e ambientale, grazie anche al contributo scientifico delle quattro università partner: Università degli Studi della Basilicata, Università di Bari, Università di Foggia e Università di Salerno.
La manifestazione ha saputo valorizzare la collaborazione tra ricerca, istituzioni e imprese, trasformandosi in un vero e proprio hub di confronto e progettazione, strategico per il futuro del comparto agroindustriale. Nel corso delle due giornate si sono svolti 10 panel tematici, con una partecipazione complessiva di oltre 1500 persone, tra esperti, ricercatori, imprenditori e cittadini. Numerosi e di rilievo i soggetti istituzionali e aziendali presenti, tra cui: Regione Basilicata, Fondazione Eni Enrico Mattei, Ferrero – divisione HCo, INAIL, Camera di Commercio della Basilicata, CREA, CNR, ENEA, Acquedotto Lucano, oltre a esponenti del mondo imprenditoriale e dell’associazionismo agricolo.
Importante anche la presenza del mondo accademico, con interventi qualificati da parte dei docenti delle università partner, che hanno offerto contributi di alto valore scientifico, sottolineando ancora una volta la centralità della ricerca nella transizione ecologica e nell’innovazione del settore agricolo.
IL PROGRAMMA DI AGRIWORLD EXPO 2025
ORE 10:00 - 11:30
* PRIMA SESSIONE: "Emergenza climatica: carbon farming"
L’emergenza climatica si fa sempre più pressante, principale responsabile è il carbonio immesso nell’atmosfera, a causa delle attività umane inclusa l’agricoltura. Obiettivo fondamentale è invertire queste tendenze e aumentare la capacità di stoccaggio del carbonio nel suolo e nella biomassa. Il carbon farming si sta affermando come una strategia concreta, capace non solo di ridurre l’impatto climatico dell’agricoltura, ma anche di generare nuove opportunità economiche. Tecnologie innovative possono contribuire ulteriormente, ottimizzando l’uso delle risorse e riducendo le emissioni agricole. Sono benvenuti contributi che migliorino la comprensione delle politiche legate al carbon farming, la certificazione di nuovi sistemi di coltivazione e di allevamento per favorire il sequestro del carbonio e lo sviluppo sostenibile
Riferimento scientifico – Modera la sessione
Giuseppe Montanaro, Professore Associato, Università della Basilicata. Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali
Presentazioni orali
Ilaria Falconi, CREA - Tecnologa di ricerca CREA presso il MASAF. Si occupa di divulgazione scientifica e ricerca in ambito agroalimentare
“Il carbon farming e le sfide per il settore agricolo e forestale. Un focus sul quadro unionale e nazionale”
Alessandro Rocci, Dottorando in Scienze e Tecnologie per la Sostenibilità presso l’Università della Tuscia
“Vigneti delle coste italiane: vulnerabilità climatiche e potenzialità nel carbon farming”
Antonio Scopa, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DAFE), Università della Basilicata
“Umeoma: strumento di monitoraggio per la sostenibilità della salute del suolo”
Annalisa D'Amelio, Dottoranda Università di Foggia - DAFNE, studia biotecnologie e microbiologia alimentare sostenibile
“Technological robustness, performance e resilienza ai cambiamenti climatici di ceppi di Plant Growth Promoting Bacteria per il frumento”
Gessica Altieri, Assegnista di ricerca, Università di Salerno. Linee di ricerca: carbonio, irrigazione sostenibile e agricoltura di precisione
“Sviluppi recenti di tecniche di agricoltura di precisione in corilicoltura”
Giuseppe Montanaro, Professore Associato, Università della Basilicata. Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali
“Monitoraggio in continuo ed automatico del flusso di CO2 fra atmosfera e vigneto in Sud Italia”Sviluppi recenti di tecniche di agricoltura di precisione in corilicoltura”
ORE 11:40 - 13:00
Apertura dei lavori e saluti istituzionali
Modera
ORE 13:15 - 14:15
ORE 14:30 - 16:00
Promuovere sistemi agroalimentari più equi, sani e sostenibili richiede l'adozione di processi innovativi e tecnologie avanzate che intervengano lungo l'intera filiera, dalla produzione al consumo, supportando politiche che facilitino la transizione verso modelli sostenibili. La qualità, l'innovazione, la sostenibilità e l'etica sono pilastri fondamentali del settore agroalimentare, e devono essere integrati in ogni fase della filiera per garantire un sistema alimentare sano e giusto. Questi temi, in costante evoluzione, rappresentano una sfida cruciale a cui i ricercatori e gli operatori del settore sono chiamati a dare un contributo decisivo. Si auspica la presentazione di numerosi casi studio e contributi pratici.
Nicola Condelli, Professore Associato in Scienze e Tecnologie Alimentari Università della Basilicata. Esperto in analisi sensoriale, consumer scienze e sviluppo di prodotto
“EIT Food Hub Italia: connettere ricerca, imprese e territori per un ecosistema agroalimentare innovativo e sostenibile”
Rocco Rossano, Professore Associato di Biochimica, DISBA, Università della Basilicata, docente di Biochimica e Enzimologia
“La valorizzazione degli scarti provenienti dalla coltivazione dei funghi come fonte di molecole bioattive e di enzimi”
“Valorizzazione dei residui colturali di funghi (Pleurotus eryngii) per la produzione di insilati: effetti dell’aggiunta di paglia e sottoprodotti oleari sulla qualità della fermentazione e sulla capacità antiossidante”
“Mangimi sostenibili da scarti e piante: Applicazioni immunitarie su modelli ovini (progetto Agritech)”
“Tecnologie innovative per la caratterizzazione della variabilità del suolo in agrumeti attraverso induzione elettromagnetica e telerilevamento satellitare”
“Morfometria fogliare e Reti Neurali Convoluzionali per l’identificazione varietale del nocciolo”
“Bioplastiche a Base di Proteine di Insetto e potenziale applicazione come materiale pacciamante”
ORE 16:10 - 17:00
Seminario "Lavoro sicuro: un impegno condiviso"
La sicurezza sul lavoro in agricoltura è una priorità fondamentale. L’uso di macchinari complessi, condizioni ambientali estreme e attività fisiche intense espone i lavoratori a rischi elevati. L’adozione di nuove tecnologie, formazione mirata e buone pratiche riduce l’incidenza degli infortuni e migliora le condizioni operative. Normative e incentivi supportano le imprese nella creazione di ambienti più sicuri. La sinergia tra esperti, istituzioni e aziende favorisce la diffusione di strumenti efficaci per garantire un’agricoltura più sicura e sostenibile, dove la tutela della salute è un valore essenziale.
Saluti istituzionali e conduzione
Pierluigi Labella, Università degli Studi della Basilicata
Interventi
Leonardo Vita, Ricercatore Inail Dipartimento Innovazioni Tecnologiche Laboratorio Sicurezza nei settori ad alto indice infortunistico, cantieristica e agricolo-forestale
“Le principali attività di ricerca dell’Inail nel settore agricolo”
Giovambattista Vaccaro, Ricercatore Inail Direzione Regionale Basilicata Direttore Unità operativa territoriale di certificazione verifica e ricerca di Potenza
“Le attività di prevenzione nel settore agricoltura”
Lucia Carmen Angiolillo, Direttrice regionale Inail Basilicata
“Il bando ISI 2024: gli incentivi Inail che portano frutti di sicurezza”
Michele Lorusso, Direttore Ispettorato Territoriale del Lavoro Potenza Matera
“Salute e Sicurezza in Agricoltura: il ruolo dell’Ispettorato del Lavoro”
ORE 17:10 - 18:45
Tavola Rotonda “Custodire la terra: agricoltura, etica e sostenibilità per le generazioni future”
L’agricoltura è cura della terra e responsabilità sociale. Servono modelli che coniughino sostenibilità, etica e inclusione, proteggendo l’ambiente e le comunità rurali. L’enciclica Laudato Si’ promuove l’ecologia integrale, esortando a un’agricoltura che valorizzi il territorio. Il Giubileo 2025 è un’opportunità per riflettere su un settore equo e sostenibile, capace di rispondere al "grido della terra e dei poveri". La Basilicata può essere un modello virtuoso, adottando pratiche agroecologiche e sistemi equi. Custodire la terra significa investire nel futuro e rendere l’agricoltura motore di crescita sostenibile.
Modera
Assunta di Matteo, Vicepresidente Rete Fattorie Sociali, psicopedagogista e fondatrice de “L’Orto d’Aiuto”, esperta in agricoltura sociale
Relazione introduttiva
Roberto Finuola, Vicepresidente della Rete Fattorie sociali, organizzazione nazionale di rappresentanza degli operatori di Agricoltura Sociale
“Un percorso tra agricoltura sociale, inclusione e cura del territorio, per promuovere modelli sostenibili e solidali, in linea con i principi della Laudato Si’ e le sfide del futuro rurale”
Don Vito Cecere, Educatore e parroco, vive nella Comunità Emmaus e promuove inclusione e agricoltura sociale a Foggia
“Agricoltura di comunità: quando la terra unisce le persone”
Nicola Andrea Cicoria, già componente dell’Osservatorio Nazionale Agricoltura Sociale presso il Ministero dell’Agricoltura
“Multifunzionalità, agricoltura sociale ed innovazione”
Valentino Romaniello, Founder e Presidente di W.A.L.L. Società Cooperativa Sociale, appassionato di ICT e innovazione
“Fare impresa agricola oggi: una sfida tra equità, etica e nuove visioni”
Sara Donadei, Presidente Cooperativa IPSO FACTO. Componente dell'equipe Caritas diocesana di Nardò Gallipoli. Promotrice del progetto Opera Seme
“Opera Seme: custodire, coltivare, includere”
ORE 10:00 - 11:30
L'Italia rappresenta un eccezionale hotspot di biodiversità, grazie alla sua conformazione geografica unica e alla lunga tradizione agricola. La tutela della biosfera, la conservazione della biodiversità e la valorizzazione dei servizi ecosistemici sono temi di crescente rilevanza nelle agende nazionali e internazionali. Tuttavia, nonostante gli sforzi già intrapresi, la biodiversità continua a diminuire, come evidenziato nel Quarto Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia. Da un lato, l'agricoltura intensiva nelle aree più produttive e, dall'altro, l'abbandono delle zone marginali sono due dinamiche che impattano negativamente sulla biodiversità e compromettono alcuni servizi ecosistemici vitali. In questo delicato equilibrio, la progressiva scomparsa e frammentazione delle popolazioni di fauna selvatica, spesso dovuta alla perdita di habitat e all’intensificazione agricola, rappresenta una minaccia diretta alla stabilità degli ecosistemi. La Politica Agricola Comune (PAC) punta a rilanciare la sostenibilità attraverso l’introduzione degli ecoschemi. Invitiamo a presentare modelli di scenari e casi studio.
Pierangelo Freschi, Docente presso l’Università della Basilicata - DAFE. Insegna Allevamenti Faunistici e Gestione Faunistica
“Nutrire il Suolo, Coltivare Biodiversità: La Metagenomica per studiare l’Impatto della Fertilizzazione nel Nocciolo”
“La pecora Fasanese: indagine sulle sue origini, la riscoperta di una razza dimenticata”
“Monitoraggio innovativo della biodiversità: integrazione droni e tecnologie avanzate per la gestione della fauna selvatica”
“Isolamento e Caratterizzazione di Plant Growth Promoting Bacteria alotolleranti da Cakile maritima per il recupero della fertilità dei suoli salini”
“Applicazione del biochar cocompostato (COMBI): Impatti su suolo, resa colturale e biodiversità”
“Valutazione sensoriale di un gelato artigianale realizzato con latte di capra Facciuta Lucana: risultati preliminari”
“Conservazione della biodiversità ovicaprina nella Regione Puglia (Progetto LOCAL)”
ORE 11:40 - 13:00
Le aree interne custodiscono biodiversità e saperi antichi, ma affrontano sfide complesse come lo spopolamento, la marginalizzazione e la disconnessione dai principali flussi economici e sociali. Rigenerare questi territori significa non solo rilanciarne l’economia, ma ricostruire reti di relazione tra comunità, imprese, istituzioni e territori. L’agricoltura è leva fondamentale per questa transizione: filiere corte, bioeconomia, innovazione tecnologica e sostenibilità possono generare nuove opportunità imprenditoriali e occupazionali. Riconnettere le aree interne richiede strategie condivise, investimenti intelligenti e sinergie tra ricerca, enti pubblici e settore privato, in grado di costruire un futuro più equo e resiliente per le comunità rurali.
“Luoghi e memorie di una ricostruzione. Il terremoto del 1980, incubatore di futuro”
“L’industria per riconnettere le aree interne”
“Filiera corilicola e aree interne. L’esperienza di Ferrero HCo”
“La programmazione agricola regionale: sfide e prospettive”
ORE 13:15 - 14:15
ORE 14:30 - 16:00
I sistemi agricoli offrono molteplici opportunità per la produzione di energia, ad esempio attraverso l'uso di sistemi di biogas, residui legnosi o la coltivazione di piante energetiche. Tuttavia, al centro dell’attenzione oggi vi sono i sistemi agrivoltaici, che combinano la produzione agricola con quella di energia solare, ottimizzando l'uso del suolo. Questi sistemi possono essere ulteriormente integrati con pratiche agroforestali, che non solo migliorano la produttività, ma offrono anche benefici come la mitigazione paesaggistica e la fornitura di servizi ecosistemici, rendendo le aziende agricole più sostenibili. È fondamentale sviluppare metodi per valutare la produttività di questi sistemi in termini di vari indicatori. Si auspica la presentazione di numerosi casi studio e contributi pratici, soprattutto su scala aziendale, per arricchire la conoscenza su questi sistemi e valutare al meglio il loro impatto economico e ambientale.
Riferimento scientifico – Modera la sessione
Severino Romano, Professore ordinario di Economia ed estimo rurale all’Università della Basilicata, esperto di politiche agroforestali
Maria Rosaria Montanarella, Dottore Agronomo, laureata all’Università della Basilicata, collabora con F4 Ingegneria su agrivoltaico e valutazioni ambientali
“Agrivoltaico: opportunità per le aziende agricole”
Ilaria Falconi, Tecnologa di ricerca CREA presso il MASAF. Si occupa di divulgazione scientifica e ricerca in ambito agroalimentare
“Analisi delle agroenergie: la filiera della digestione anaerobica e della pirolisi”
Claudio Fagarazzi, Responsabile scientifico di SILVALAB, laboratorio biomasse del DAGRI, Università di Firenze
“Combustibili legnosi innovativi per uso residenziale: un surrogato del pellet per il mercato Europeo”
Valentina Pucciarelli, Dottoranda in Biologia Applicata all’Università della Basilicata, studia la bioconversione di rifiuti organici tramite insetti, con focus sui lipidi a uso bioenergetico
“Hermetia illucens: un modello sostenibile per la valorizzazione dei sottoprodotti vegetali e la produzione di biodiesel”
Giuseppe Giuliano, Dottore Agronomo, AGRI-REGENERATIVE Società Benefit SRL, Spin-Off della UNIMOL
“(agri)VOLTAICO oppure AGRI(voltaico)?”
Paolo Dessì, Ingegnere ambientale e docente presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, esperto in valorizzazione di scarti agroindustriali
“Bioprocesso innovativo per la produzione di acido esanoico da scarti agroindustriali”
ORE 16:10 - 17:20
Le Nature-based Solutions (NbS) rendono l’agricoltura più resiliente sostenibile, integrando processi naturali nella gestione di suolo, acqua e biodiversità. Migliorano produttività e adattamento climatico, riducendo l’impatto ambientale. L’adozione delle NbS richiede sinergia tra ricerca e imprese, per tradurre innovazione in soluzioni pratiche. Infrastrutture verdi, gestione idrica sostenibile e biodiversità funzionale offrono vantaggi economici e ambientali. Promuovere il trasferimento tecnologico tra ricercatori, aziende e policy makers è essenziale per trasformare l’agricoltura in un motore di equilibrio tra produttività ed ecosistemi.
“Definizione e principi delle NbS e il ruolo dell’NbS Italy HUB nel contesto nazionale ed europeo”
“L’impatto delle NbS sull’erosione del suolo e sulla gestione delle risorse idriche: prospettive delle aziende agrarie”
“Benefici della biodiversità funzionale nei sistemi agricoli: casi studio su insetti utili e pratiche di gestione sostenibile”
ORE 17:30 - 19:00
Le sfide e le opportunità che il settore agricolo deve affrontare di fronte alla crescente crisi idrica, aggravata dai cambiamenti climatici e dall’aumento della domanda di risorse. Esperti e ricercatori del settore approfondiscono temi cruciali come la gestione sostenibile delle risorse idriche, le tecnologie avanzate per l’irrigazione e l’uso efficiente dell’acqua. L’obiettivo è promuovere soluzioni innovative e sostenibili per garantire la resilienza idrica in agricoltura, assicurando un futuro più sostenibile per le coltivazioni e per l’ambiente.
“Clima, acqua e agricoltura: un equilibrio da ricostruire”
“Manutenzione e innovazione: il futuro delle infrastrutture idriche”
“Il valore dell’acqua pubblica: reti, gestione e consapevolezza”
“Innovazione e tecnologia per un’agricoltura sostenibile”
“La professione per lo sviluppo sostenibile”
“Strategie nazionali per la resilienza idrica in agricoltura”
Ideazione e organizzazione: Basilicata in Guscio
Direzione scientifica: Carlo Cosentino
Conduttrice ufficiale: Stefania Cavaliere
Coordinamento Convegno Scientifico: Rosanna Paolino
Segreteria organizzativa: Gianni Mazza
Grafica e sito web: Stefania Sagarese
Ufficio stampa e media relations: Pierantonio Lutrelli
Comunicazione e gestione social: Pubbli Press Srl
Produzione video e fotografica: Vincenzo Malanga
Consulente organizzativo: Matteo Martino
Consulente allestimenti: Giovanni Petrone
Supporto tecnico-logistico: Gruppo eventi/ MIA- Monitor Italia
Accoglienza e logistica: ESN Sui-Generis Basilicata, UCAL, GEOBas, Youni, AUSF
Service audio-video: ZeroBit Solution
Responsabile sicurezza: Roberto Missanelli
Catering: Santarsia & Porcari
